lunedì 30 giugno 2014

Ancora una volta, lascerò il certo per l'incerto

Ore 00:49.

Io davvero non riesco a crederci. Non riesco a credere che sia tutto finito. Sono davvero passati quasi undici mesi?
La mia ultima sera in North Carolina. Domani parto, e la mia esperienza sarà giunta a conclusione. A volte ho voluto così tanto che questo momento arrivasse presto, e ora vorrei solo avere più tempo.
Ho le stesse identiche sensazioni che avevo due giorni prima di lasciare l'Italia. Non riesco a dormire, non ho fame, mal di pancia tremendo dovuto all'agitazione, un senso di ansia e frustrazione.
Tornare è ancora più difficile di partire.
Ancora una volta, lascerò il certo per l'incerto, e ho paura. Tanta. Ho paura che le cose siano troppo cambiate, che non andrò più d'accordo con i miei amici, che appena tornata vorrò ripartire subito per andare altrove. D'altronde, prima di partire non vedevo l'ora di andarmene, dunque cosa mi dice che sarà cambiato qualcosa?
Ho passato quest'ultima serata cenando con la famiglia, l'ultima cena insieme. Poi sono andata da Linnea, le ho dato la cornice con la nostra foto e la lettera. Ci siamo abbracciate e siamo scoppiate a piangere. Poi ho passato il resto della serata con Helen e Wynne a casa di Wynne, perché mia sorella ci teneva a concludere insieme un'esperienza iniziata insieme (intendeva quando siamo state alle Bahamas noi tre). E' stata una bella serata, nonostante l'agitazione e il mal di pancia continuassero a tormentarmi, e ho apprezzato molto che Helen abbia voluto passare un po' di tempo con me.
Non so davvero cos'altro dire. Sono nella confusione più totale, e so già che prendere sonno sarà un'impresa quasi impossibile. E' già l'una e sono ancora sveglia come un grillo.
Fino all'altro giorno pensavo al ritorno come a un momento bellissimo ed emozionante in cui avrei finalmente potuto riabbracciare tutte le persone a cui voglio bene, ma ora vedo solo i lati negativi. Mi sento esattamente come quando sono partita. Fragile, piccola, con un enorme ostacolo davanti a me.
E' solo troppo strano. Lasciare camera mia, questa casa, questa famiglia... è come lasciare un pezzo della mia vita. E a dire il vero è quello che sto per fare. Sto per lasciare la vita che mi sono costruita qua in America, partendo dal nulla e solo con le mie forze.
So che gli unici che mi capiranno saranno gli exchange students già tornati o quelli che stanno per tornare. Chi sarà un futuro exchange student lo capirà prima o poi. Gli altri non capiranno e basta. Sono emozioni forti e contrastanti, come del resto tutta l'esperienza in sé.

Non mi pentirò mai di aver intrapreso quest'esperienza. E' qualcosa che ti fa crescere, è così bello e difficile allo stesso tempo, ma alla fine puoi guardarti indietro ed essere orgoglioso di te stesso. Io mi sento così.
Per l'ultima volta in America,

Lavinia




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