lunedì 15 settembre 2014

Don't cry because it's over. Smile because it happened.

Ciao lettori,

è passato così tanto tempo che non so neanche da che parte cominciare. Potrei andare in ordine cronologico, ma ho comunque paura di non ricordarmi tutto. Facciamo che vado con calma, anche perché essendo il post conclusivo di questo blog, dev'essere fatto bene.

Sì, è il post conclusivo, ma di questo ne parliamo dopo. Ora parliamo di com'è andata l'estate.

Estate?

Ah, s'intende quel periodo compreso tra giugno e settembre in cui dovrebbero esserci sole e caldo accompagnati da piscina, mare e abbronzatura? Perché io ho visto solo freddo polare e pioggia a catinelle. E già mi girano. Ammetto, però, che la fangirl nerd che è in me era un po' contenta che ci fosse spesso brutto tempo, così non mi sarei sentita un'asociale quando passavo i pomeriggi a guardarmi Once Upon A Time. Sono diventata drogata di quel telefilm. Ho guardato tutte e tre le stagioni in due settimane, passando pomeriggi interi in casa. Sapevo che sarebbe finita così, infatti inizialmente non volevo cominciare a guardarlo, ma alla fine ho ceduto ahaha.

A luglio però non ha fatto un tempo bruttissimo, infatti l'ho passato sempre fuori, snobbando altamente la scuola perché tanto avevo tempo. Il 18 luglio c'è stata la cena di bentornato/arrivederci di Intercultura, e questa volta eravamo noi i returnees. Non vi dico l'invidia per quelli che stavano per partire, come sono fortunati!

La prima settimana di agosto invece sono andata a Caorle con mia madre, due sue amiche e la mia amica Giulia. Abbiamo beccato la discoteca giusta giusta a cui siamo andate praticamente tutte le sere, e dunque è stata una bella settimana.




Ho trascorso il resto di agosto a dormire fino alle undici e mezza, passare il pomeriggio a studiare/fare i compiti (no scherzo, in realtà mi facevo le maratone di Once Upon A Time), e uscire la sera fino a tardi con i miei amici. Siamo andati per locali e sagre, e a ferragosto abbiamo fatto grigliata.
A proposito dei miei amici, vi racconto un po' come sta andando. Durante quest'estate sono uscita soprattutto con la mia compagnia di amici più grandi. La compagnia è cambiata molto, come ho già detto a luglio. Si sono aggiunte nuove persone, mentre altre non escono più con noi, ma mi trovo molto bene, dopo un primo impatto non molto positivo. Non sono uscita moltissimo con i miei compagni di classe, ma ci sono stati alcuni diciottesimi a cui sono andata.


Come ho detto ho anche passato un bel po' di pomeriggi a studiare, anche se sapevo che al colloquio con i professori non mi avrebbero chiesto gli argomenti. Almeno ora so bene o male cosa dovrò recuperare nel corso del primo quadrimestre.

E poi, alla fine di agosto mi è venuta la febbre. Così ho sprecato la penultima settimana di vacanze passandola in casa a vegetare. Nice.

Il 6 e 7 settembre invece c'è stato il Narritorno di Intercultura. E' l'ultimo incontro per gli exchange students, riservato ai returnees che hanno fatto l'annuale, per dare loro modo di parlare e riflettere sull'esperienza e per avere dei consigli su come raccontare l'anno all'estero. Si è svolto a Schio, in provincia di Vicenza, in un posto sperduto in mezzo alle montagne, e c'erano tutti gli studenti del Triveneto (Trentino-Alto Adige, Veneto e Friuli). E' stato abbastanza bello, ma alla fine non mi è servito granché. Insomma speravo in qualche consiglio migliore.

E poi è arrivato il giorno del giudizio. Il temuto colloquio con i professori è avvenuto il giorno 11 settembre alle 16. Penso che mi abbiano tenuta dentro una mezz'ora. Ero tesissima, anche perché c'erano tutti i miei professori di cui ne conoscevo solo tre, e c'era pure il preside. In più avevo paura di sbagliare a parlare in italiano, e non volevo dare una brutta impressione alla profe nuova. Quella di inglese mi ha chiesto di parlare delle materie che ho svolto in America, ovviamente in inglese, e poi mi hanno fatto parlare in tedesco, e ho fatto una figura di merda perché ho parlato come una bambina di due anni. Quella di scienze mi ha chiesto cosa ho fatto di chimica, e via dicendo. Alla fine è andato bene, ma non conta nulla perché ora dovrò recuperare gli argomenti nel periodo tra settembre e dicembre, e i crediti mi saranno assegnati in base ai voti del primo quadrimestre. Sarà davvero dura, infatti ho una paura pazzesca, e sono sicura che prenderò ansiolitici come caramelle.

Questo weekend sono andata a Parma dalla mia amica Chiara, così ho concluso l'estate nel modo giusto. Sabato sera siamo andate a ballare, mentre domenica abbiamo fatto un giro nel centro di Parma con i suoi genitori.




Oggi, invece, c'è stato il mio ultimo primo giorno di scuola. So già che sarà da morire, anche perché la profe di tedesco alla prima ora ci fa "Domani interrogo su quello di cui parliamo oggi, e faremo così ogni volta" per poi dire a fine lezione "Insomma, inizio MORBIDINO, ma quest'anno si lavora." Boh, a quanto pare abbiamo concetti diversi di inizi morbidini.
Beh, che dire? Ho una paura tremenda. Anche perché io inizio sempre con i migliori propositi, mi dico "Ma che ci vuole? Basta studiare" e poi puntualmente mando tutto a quel paese perché mi passa la voglia. Coraggio, però, solo un altro anno e poi sarà finalmente finita. Anzi, a dir la verità ci sarà l'università, ma se poi ti passa la voglia non succede niente perché tanto hai il diploma, ma finché non hai quello non puoi semplicemente dire "Mollo tutto e chi se ne frega," perché non vai da nessuna parte. La parola "maturità" è come una nebbia fitta che continuo a evitare per paura di affrontarla, ma so che prima o poi (più prima che poi) la dovrò affrontare per forza. Io punto all'80, poi si vedrà.

Per l'università non ho ancora le idee chiare. Io amo le lingue, perciò pensavo a mediazione linguistica a Milano o a Trieste. Sarebbe bellissimo altrimenti andare in un'università scozzese, di cui parlavo con Greta, ma non so. E' tutto un grande FORSE. Troppe cose a cui pensare. Spesso vorrei solo prendere quel dannato diploma e andarmene a vivere da un'altra parte. Spagna, Francia, Inghilterra... boh.

E così mi collego all'argomento "come ci si sente a essere tornati." Le prime due-tre settimane è stato fantastico perché era tutto nuovo, in un certo senso, ma dopo è subentrata la noia. Ci sono stati momenti in cui avrei dato oro per poter partire e fare un altro anno da un'altra parte. Magari saltando pure la maturità, ahaha.
Sento moltissimo la mancanza dell'America, più di quanto avrei immaginato. Ammetto con dispiacere di non aver avuto modo di sentire molto i miei host parents, mentre ho sentito un po' di volte Helen, che sta per partire per Madrid come ragazza alla pari da settembre ad aprile. Mi mando snapchat con Kara e Timothy, e poi ho sentito Katie Rose e Linnea un paio di volte su facetime, ma a causa del fuso orario ora è un casino. E' comunque difficile sentirsi spesso, perché in fin dei conti ora siamo tutti impegnati nelle nostre vite, e anche se ciò non significa assolutamente che non ci sentiremo più, che mi piaccia o no la mia vita è tornata a essere qui.

E dunque sì, questo è il post conclusivo di questo blog. Continuerei a scrivere, perché di altre avventure ce ne saranno, ma se lo farò non lo farò qui. Questo blog è stato il mio diario sull'esperienza in America, e finita l'esperienza, finisce il blog.

Quanto mi manca l'America. Esattamente come mi mancava l'Italia quando ero là, ma non è lo stesso. Alla mia vita italiana sapevo che ci sarei tornata, mentre la mia vita americana non tornerà più indietro.
All'inizio della mia esperienza non avrei mai immaginato che l'avrei detto, ma ora posso dire che è stato l'anno più bello della mia vita, e nonostante tutti i momenti difficili lo ripeterei mille volte. Non mi ricordo più i momenti di difficoltà e di solitudine; mi ricordo solo tutti i posti che ho visto e le persone meravigliose che ho conosciuto. Quando guardo le foto che ho fatto durante l'anno, ogni singolo scatto mi ricorda quell'istante come fosse ieri. Non mi pentirò mai di quest'esperienza, e la consiglio a tutti perché è qualcosa di unico e indimenticabile.

Non mi sembra vero, ma è arrivato il momento di concludere. Ringrazio tutti quelli che hanno seguito questo blog, o che ci sono anche solo passati. Sono contenta di averlo portato avanti nel corso di tutta l'esperienza, e se è stato utile a qualcuno, ne sono felice.
Concludo in definitiva con una frase che a parer mio si addice perfettamente.

Don't cry because it's over. Smile because it happened.

Lavinia.

giovedì 10 luglio 2014

Back to the "old" life

Eccomi qua, in diretta da camera mia a Verona. Non ho molta voglia di scrivere, lo ammetto, ma è giusto raccontarvi come sono andati i primi giorni in Italia. Anzi, inizio col raccontarvi il viaggio di ritorno.
Il 30 mi sono trovata a Raleigh con gli altri exchange students, per la End of Stay orientation. Abbiamo salutato le nostre famiglie (Helen e Susana sono scoppiate a piangere, e ovviamente anch'io) e poi abbiamo passato la giornata insieme. Alle sei di sera siamo partiti con l'autobus e abbiamo lasciato il North Carolina, arrivando a New York alle cinque del mattino (con fermata da Chipotle per cena ovviamente). Ho dormito malissimo perché c'era l'aria condizionata a mille ed era scomodissimo, quindi sono arrivata che ero distrutta.
Abbiamo passato la giornata del primo luglio in quest'università a Long Island con tutti gli altri exchange students della East Coast. Ho chiacchierato un po' con Alice, una ragazza di Verona che è stata in Maine, e con altri ragazzi italiani che hanno vissuto nel New England, ma poi ho preferito passare il tempo con i miei amici exchange del North Carolina, dato che sarebbero state le nostre ultime ore insieme.
Durante la giornata chiamavano i vari gruppi di studenti per prendere l'autobus per l'aeroporto, e ovviamente noi italiani eravamo i penultimi, alle sei di sera. Quindi in sintesi ho passato tredici ore a cazzeggiare in quell'università. Ormai eravamo tutti stanchissimi e volevamo solo salire sul nostro aereo, perché ormai il North Carolina l'avevamo lasciato, perciò tanto valeva tornare a casa.
Durante la giornata ho visto la maggior parte dei miei amici exchange partire, il gruppo diventava più piccolo a ogni ora. E' stato terribile salutare Paulina, che è partita alla mia stessa ora. Siamo scoppiate a piangere tutte e due, mi manca già da morire.


La valigia a JFK non ha dato problemi di peso per fortuna, e alle 21.45 siamo partiti. Il volo non è stato male, ero stanchissima quindi ho guardato Catching Fire e poi mi sono addormentata. Vicino a me c'erano una coppia americana che stava andando in vacanza a Bangkok, e il mio posto era quello in mezzo ma la tipa mi ha lasciato quello vicino al corridoio. Ero contentissima perché odio il posto di mezzo.
Alle 11.20 di mercoledì mattina siamo arrivati a Francoforte, e abbiamo dovuto attraversare tutto l'aeroporto correndo perché stavano già imbarcando per il volo per Milano, che partiva alle 12.25. 

Italia!

Arrivata a Milano la mia valigia è stata miracolosamente la prima ad arrivare sul nastro, quindi sono stata la prima a uscire. Mi sono ritrovata in mezzo a un corridoio di persone che mi fissavano, e tra i volti di tutta quella gente cercavo di trovare i miei genitori. Ho girato a sinistra, e ho visto le mie migliori amiche Vale, Cate, Giulia e Monni con un cartellone. Ho gridato e sono corsa ad abbracciarle, sono pure scoppiata a piangere come una fontana. Non riuscivo a credere che fossero davanti a me, in carne ed ossa. In più mia mamma mi aveva detto che ci sarebbero stati solo lei e mio papà in aeroporto, ma in realtà stava programmando di portare le mie amiche da gennaio.





Arrivata a casa ho disfatto un po' i bagagli, poi sono andata al centro vodafone per cambiare la sim del telefono. Avevo una paura tremenda che non si potesse, invece sono riuscita e quindi posso usare il mio iPhone qui in Italia! Quando però ho pagato per la nuova sim card e stavo dando alla commessa la mia carta prepagata, lei mi ha detto che accettano solo cash, e allora ho tristemente realizzato di essere in Italia e non più in America. 
Quella sera le mie amiche sono rimaste a cena da me, poi abbiamo deciso di andare a bere qualcosa in centro. La Giulia però doveva cambiarsi, perciò io, la Cate e la Monni siamo andate in centro in autobus mentre la Vale e la Giulia ci avrebbero raggiunte in motorino. Arrivate in centro la Vale ci chiama e ci dice che sono rimaste a piedi perché non avevano più benzina. Al che decidiamo di andare a casa della Ale, una nostra compagna di classe che abitava lì vicino, per chiederle se potevamo travasare un po' di benzina del suo motorino in quello della Vale. Entriamo in casa della Ale, e mi trovo i miei compagni di classe che mi avevano organizzato una festa a sorpresa! Ero contentissima di vedere tutti, e sono stati stra dei cucciolini a organizzarmi una sorpresa del genere! Ho anche rivisto la Greta, finalmente!
Due giorni dopo sono andata dalla parrucchiera, così ho finalmente sistemato i capelli dopo un anno. Ho pure fatto la tinta castano scuro, anche se in questa foto sembrano rossi. Era pure il 4 luglio, quindi ho messo la maglietta con la bandiera americana che mi aveva regalato Ryley l'ultima volta che ci eravamo viste.




Venerdì sera sono andata con le mie amiche a una festa di compleanno. Ah, quanto mi mancavano le feste. Ho pure rivisto Maida, la ragazza che era andata in Russia con Intercultura.
Sabato è arrivato il mio fratello ospitante, perché sta girando l'Europa per un mese, e ha passato la giornata a Verona. Gli ho fatto vedere un po' la città con le mie amiche e poi siamo andati tutti insieme a mangiare la pizza, la mia prima pizza italiana dopo un anno. La bontà!



Ieri sera invece c'è stata la mia festa dei diciotto (due mesi dopo il mio compleanno ma shh!). Un po' di gente non è venuta e non ha nemmeno avvisato, il che mi ha abbastanza delusa, ma mi sono divertita tantissimo con i miei amici. Ah sì, prima della festa ero a casa a prepararmi; esco dalla doccia, vado in camera mia, e vedo Chiara, la mia migliore amica da Parma. Non sapevo che ci fosse, ero felicissima! Così tante sorprese in una sola settimana, sono così contenta di avere amici come i miei.
La festa è andata alla grande, ci siamo divertiti tantissimo e i miei amici mi hanno fatto fare i giochi imbarazzanti che si fanno ai diciottesimi, e quello è stato un pochino imbarazzante ma divertente!

Con la Chiara

Sono successe così tante cose, mi sembra di essere tornata da un mese, invece che otto giorni!
Beh, ora che vi ho aggiornati, vi racconto un po' di cosa ho provato quando sono tornata.
Diciamo che i primi giorni ci sono stati momenti in cui avrei voluto tornare in America, soprattutto per certi atteggiamenti tipicamente italiani a cui non sono più abituata. Continuo a salutare le persone abbracciandole, e quindi è molto awkward perché loro invece mi salutano con i due baci sulla guancia, ahaha. Ma quello non mi dà fastidio. Mi dà fastidio la gente che urla, le persone nei negozi e nei supermercati che non ti chiedono come stai e non ti augurano buona giornata, ma che anzi molto spesso ti rispondono in malo modo.
Poi boh, ho notato che non ho problemi a uscire con le mie migliori amiche e i miei compagni di classe, ma non ho più voglia di uscire con la gente del mio quartiere. Sono sempre le stesse persone, e sinceramente sono già stufa. Voglio conoscere gente nuova, fare nuove amicizie, anche perché quelli del mio quartiere sono gente con cui esco e basta, ma non ci sono amica più di tanto.
Sotto alcuni aspetti tutto sta già tornando alla noiosa routine di prima, e a dire il vero sto già cominciando ad annoiarmi. Se prima mi stava stretta, ora semplicemente non la tollero più. Sono cambiata, alcune cose non mi vanno più bene, e non ho più interesse a uscire con certe persone. Voglio trovare persone con cui ho un sincero interesse a uscire, invece di passare l'estate con gente con cui non parlo pur di non restare a casa. Ovviamente le amiche vere sono rimaste, e non potrei essere più felice di averle di nuovo vicine.

Ed ecco com'è andata la mia prima settimana in Italia. Sembra davvero che sia passato molto più tempo. La nostalgia dell'America mi sta un po' passando, anche perché mi sto riabituando alla vita italiana, e purtroppo non ho sentito moltissimo le mie amiche americane dopo i primi giorni.
A chi mi chiede se sono contenta di essere tornata rispondo sempre "un po' sì e un po' no." Alla fine non si può essere completamente felici, come non si può essere completamente tristi. Poi, ovviamente, dipende dai casi.
Ora cercherò di godermi quest'estate, prima del suicidio della quinta da cui sono sicura non uscirò viva.
Ci sentiamo a settembre!

Lavinia










lunedì 30 giugno 2014

Ancora una volta, lascerò il certo per l'incerto

Ore 00:49.

Io davvero non riesco a crederci. Non riesco a credere che sia tutto finito. Sono davvero passati quasi undici mesi?
La mia ultima sera in North Carolina. Domani parto, e la mia esperienza sarà giunta a conclusione. A volte ho voluto così tanto che questo momento arrivasse presto, e ora vorrei solo avere più tempo.
Ho le stesse identiche sensazioni che avevo due giorni prima di lasciare l'Italia. Non riesco a dormire, non ho fame, mal di pancia tremendo dovuto all'agitazione, un senso di ansia e frustrazione.
Tornare è ancora più difficile di partire.
Ancora una volta, lascerò il certo per l'incerto, e ho paura. Tanta. Ho paura che le cose siano troppo cambiate, che non andrò più d'accordo con i miei amici, che appena tornata vorrò ripartire subito per andare altrove. D'altronde, prima di partire non vedevo l'ora di andarmene, dunque cosa mi dice che sarà cambiato qualcosa?
Ho passato quest'ultima serata cenando con la famiglia, l'ultima cena insieme. Poi sono andata da Linnea, le ho dato la cornice con la nostra foto e la lettera. Ci siamo abbracciate e siamo scoppiate a piangere. Poi ho passato il resto della serata con Helen e Wynne a casa di Wynne, perché mia sorella ci teneva a concludere insieme un'esperienza iniziata insieme (intendeva quando siamo state alle Bahamas noi tre). E' stata una bella serata, nonostante l'agitazione e il mal di pancia continuassero a tormentarmi, e ho apprezzato molto che Helen abbia voluto passare un po' di tempo con me.
Non so davvero cos'altro dire. Sono nella confusione più totale, e so già che prendere sonno sarà un'impresa quasi impossibile. E' già l'una e sono ancora sveglia come un grillo.
Fino all'altro giorno pensavo al ritorno come a un momento bellissimo ed emozionante in cui avrei finalmente potuto riabbracciare tutte le persone a cui voglio bene, ma ora vedo solo i lati negativi. Mi sento esattamente come quando sono partita. Fragile, piccola, con un enorme ostacolo davanti a me.
E' solo troppo strano. Lasciare camera mia, questa casa, questa famiglia... è come lasciare un pezzo della mia vita. E a dire il vero è quello che sto per fare. Sto per lasciare la vita che mi sono costruita qua in America, partendo dal nulla e solo con le mie forze.
So che gli unici che mi capiranno saranno gli exchange students già tornati o quelli che stanno per tornare. Chi sarà un futuro exchange student lo capirà prima o poi. Gli altri non capiranno e basta. Sono emozioni forti e contrastanti, come del resto tutta l'esperienza in sé.

Non mi pentirò mai di aver intrapreso quest'esperienza. E' qualcosa che ti fa crescere, è così bello e difficile allo stesso tempo, ma alla fine puoi guardarti indietro ed essere orgoglioso di te stesso. Io mi sento così.
Per l'ultima volta in America,

Lavinia




giovedì 26 giugno 2014

Penultimo post dall'America. E io sono un'ameba

Sono quasi le due di notte, e io sono qua a impacchettare vestiti. Non so perché, ma mi piace fare le valigie di notte prima di andare a letto.
Fa strano pensare che tra una settimana sarò a Verona, è una sensazione stranissima. Ma cominciamo col resoconto delle ultime giornate, come faccio di solito.
Sabato pomeriggio sono andata al Southpoint mall con Sarah, e finalmente ho comprato The Fault in Our Stars! Non vedo l'ora di iniziare a leggerlo, ma voglio aspettare fino a quando partirò perché il viaggio durerà millemila ore e voglio occupare il tempo. Più precisamente, il viaggio consisterà in 9 ore di pullman da Raleigh a New York, 17 ore all'aeroporto, e 9 ore di volo per Francoforte. Uccidetemi adesso. Poi per fortuna avrò solo un'ora prima del volo per Milano, perciò di quello non mi preoccupo. Sul serio, mi viene da piangere al pensiero di un viaggio così lungo. Secondo me quando arriverò a Milano sarò talmente rincoglionita che non riconoscerò nemmeno i miei genitori.
Sabato sera sono andata a cena in un ristorante messicano con la host mom e due suoi vecchi amici, Sherman e Kay. Sono due vecchietti carinissimi e cucciolosi, e ho passato una piacevole serata a chiacchierare con loro. Sherman continuava a farmi domande sulla differenza tra scuola italiana e americana e differenze di altro genere, e quando gli ho raccontato i miei piani per l'università mi ha incoraggiata a portarli avanti. Mi ha fatta sentire più sicura dei miei progetti per il futuro.

Domenica la host mom ha voluto portarmi a fare una gita in downtown Raleigh, dal momento che non ci ero mai stata. Abbiamo fatto un giro in centro e poi siamo andate al museo di storia naturale, e prima di tornare a casa siamo andate da Starbucks e ho preso un frappuccino buonissimo.
Tornate a Chapel Hill la host mom mi ha portata in Franklin Street e mi sono incontrata con Ryley. Abbiamo fatto un giro per negozi, anche perché io dovevo cercare dei souvenir da portare a famiglia e amici, e poi siamo andate a mangiare qualcosa per cena.
Domenica sera non riuscivo a dormire, come sempre in questi ultimi giorni, così mi sono messa a impacchettare vestiti all'una di notte, e ho anche scritto la lettera per la host family mentre ascoltavo musica deprimente e piangevo.
È stato strano però che sia riuscita a piangere, perché negli ultimi giorni le mie emozioni sono azzerate. Sono triste di andarmene, ma allo stesso tempo sono felicissima di tornare, per cui non esprimo nessuna emozione. Sono praticamente un'ameba. Cerco continuamente di far trasparire un'emozione, ma non ci riesco. Voglio sorridere, ma la tristezza me lo impedisce. Voglio piangere, ma la felicità me lo impedisce. È frustrante.

Lunedì sono andata in Franklin Street a prendere i regali da portare alla mia famiglia, e a cena eravamo solo io e l'host dad quindi abbiamo ordinato la nostra classica pizza, per l'ultima volta. 
Ho poi passato il resto della serata a guardare siti delle università e a organizzarmi con Linnea per la mia piccola festa di mercoledì. È anche successo un casino, perché avevo invitato anche Ryley e Jacqueline, ma Linnea ci aveva litigato quindi le ho chiesto se le andasse bene che venissero anche loro, dato che la festa sarebbe stata a casa sua. Linnea ha detto che avrebbe preferito che non le avessi invitate, dato che a quanto pare si erano comportate male con lei, e quindi ho dovuto dire a Ryley che non potevano venire. Il che ci può anche stare, perché Linnea è stata gentile a lasciarmi organizzare la festa a casa sua, ed essendo appunto casa sua ha il diritto di decidere chi le faccia piacere che venga e chi no. Il problema è che Ryley si è un po' incazzata, e anche se si è incazzata con Linnea e non con me è comunque una situazione imbarazzante. Non so come succeda, ma finisco sempre con l'essere amica di due persone che sono ai ferri corti, e io ovviamente finisco sempre in mezzo. Quanto odio questi little dramas, soprattutto per il fatto che questi sono i miei ultimi giorni qui e non voglio andarmene sapendo che qualcuno è incazzato con me. Comunque alla fine ho più o meno risolto, ho detto a Ryley che sarei uscita con lei un altro giorno e che mi dispiaceva che non potesse venire.

Martedì a mezzogiorno c'era Italia-Uruguay e Linnea è venuta a casa mia a guardare la partita, e non fatemi nemmeno iniziare a parlare della partita perché ne ho per tutti. Dico solo che è stata vergognosa, abbiamo giocato malissimo e a quanto pare i giocatori uruguaiani possono mettersi a sgranocchiare i giocatori avversari perché tanto l'arbitro è un venduto schifoso.
Chiusa parentesi riguardante la partita.

Mercoledì sono finalmente andata a vedere The Fault in Our Stars con Linnea. Film bellissimo, e ovviamente ho pianto un sacco. E Ansel Elgort (l'attore che interpreta Augustus Waters) è di una bellezza assurda. Se solo esistessero ragazzi come Augustus.




Nel pomeriggio siamo andate a casa di Linnea e abbiamo preparato le cose per la mia piccola festa. Alla fine eravamo io, Linnea, Kenza, Maysa, Timothy, Sarah e Jean, ma ci siamo divertiti. Abbiamo mangiato hamburgers, hot dogs e s'mores, e abbiamo nuotato nella piscina. È stata una bellissima giornata, ma purtroppo ho dovuto salutare Jean, Kenza e Maysa. Ho salutato anche Sarah e Timothy perché non sono sicura che riusciremo a rivederci, ma penso di sì.

La valigia è quasi pronta, spero che non superi i 50 pounds di peso altrimenti sono nella merda.
Ci sentiamo domenica sera, la mia ultima sera in North Carolina O.O
Buonanotte,

Lavinia

venerdì 20 giugno 2014

Sulle dita di due mani

Hey people!
E' da quasi una settimana che non aggiorno perché non è successo niente di particolarmente interessante. Sarà che Katie Rose è partita, o che Linnea è in Florida, o che anche gli altri miei amici sono occupati, ma questa settimana è stata piuttosto piatta e mi ha fatto venire voglia che il tempo passasse più velocemente. La settimana prossima sarò però sicuramente più impegnata, e quindi mi verrà voglia di avere più tempo da passare qui. E' sempre la stessa storia. Mi annoio --> voglio tornare. Mi diverto --> voglio stare qua.
Come vi avevo anticipato nel post precedente, da lunedì a mercoledì sono andata a Wrightsville Beach, che è la spiaggia di Wilmington e si trova a tre ore da Chapel Hill. Eravamo io, la host mom, un'amica della host mom con sua figlia e una sua amica, e Vale. Sono stati tre giorni piacevoli e mi sono passata via con Vale, anche se di sera non c'era molto da fare oltre a passeggiare per la via principale (anzi l'unica via).
Il primo giorno io e Vale siamo state in spiaggia a prendere il sole, e ovviamente mi sono scottata. Non mi sono proprio ustionata, ma ero comunque bella rossa. Nel pomeriggio siamo andate a prendere un gelato e abbiamo conosciuto Elvira, una ragazza russa di 19 anni che lavora in quella gelateria ed è una specie di exchange student, e starà in America da maggio a ottobre. Ci siamo scambiate i numeri e il giorno dopo ci siamo trovate in spiaggia e abbiamo passato la giornata con lei.
L'ultimo giorno io e Vale abbiamo deciso di non andare in spiaggia perché eravamo belle bruciacchiate, perciò siamo rimaste nella piscina del residence dove stavamo, e ci siamo rilassate all'ombra. Nel pomeriggio c'era la partita Spagna-Cile, e dato che Vale è cilena ed era una partita importante siamo andate in un coffee shop e abbiamo guardato la partita mentre bevevamo qualcosa. Io ho preso uno smoothie con frozen yogurt, fragola, banana e miele, buonissimo. Il Cile ha vinto, quindi Vale era contentissima e lo ero anch'io perché così la Spagna è fuori dai Mondiali ahaha.
L'ultima sera, prima di partire, la host mom ci ha portate a cena in un ristorante con una vista bellissima dell'oceano e delle barche, e c'era anche musica country dal vivo. Mi ha ricordato tantissimo quando lo scorso luglio sono andata a cena con mia mamma, mia nonna e le mie zie sul lago di Garda e mio zio suonava la stessa identica musica.
Insomma, tre giorni molto piacevoli!
Giovedì mattina non ho fatto nulla in particolare, e nel pomeriggio sono andata a casa di Timothy a vedere la partita Inghilerra-Uruguay. Per cena invece io e la host mom eravamo da sole perciò abbiamo ordinato cinese, e poi ho passato la serata a guardare qualche film in tv.
Ora sono sul divano e sto aspettando che inizi Italia-Costarica. Dai che dobbiamo vincere!
Devo però anche andare al Southpoint Mall, perché devo andare da Barnes & Noble. Voglio comprare The Fault in Our Stars. Voglio assolutamente vedere il film e leggere il libro, infatti non vedo l'ora che Linnea torni dalla Florida così andiamo a vederlo. Il libro ho deciso che lo leggerò nei due giorni di viaggio per tornare in Italia, madonna mi viene da piangere solo al pensiero di quanto il viaggio sarà lungo.
E poi devo anche andare da Walmart perché sto cercando di organizzare un fire pit, cioè un piccolo bonfire, come una specie di "festa d'addio." Devo decidere chi invitare perché non so se invitare tutti quelli che conosco o solo gli amici più stretti, ma penso che inviterò poche persone. Quindi devo andare da Walmart a comprare i marshmallows per fare gli s'mores, aaaah sarebbe così facile se avessi la macchina.
E quindi, che dire. Mancano dieci giorni. Posso contare i miei giorni in America su due mani, e mi dà fastidio aver passato questi due giorni a non fare niente in particolare, mi sembra di sprecare il mio tempo qui. Ma d'altra parte non c'è nessuno in città questa settimana. Per fortuna la prossima si prospetta bella intensa.
Ora vado, mi raccomando forza Italia!
Un bacione,

Lavinia




domenica 15 giugno 2014

Amici, pacchi, World Cup e addii

Questo post sarà lungo, mi dispiace, perché pensavo di non avere tante cose da raccontare e invece ne ho un po'. Non vi biasimo se non avrete voglia di leggerlo tutto.
Intanto notiziona delle notizione: ho A in tutte le materie! Evidentemente hanno "curvato" i finals, che in pratica vorrebbe dire che se la maggior parte della gente ha preso un voto basso, il limite della sufficienza viene abbassato in modo da alzare i voti. Quindi con questo procedimento io ora ho 95 nel final di precal (sono sicura che l'abbiano curvato perché è impossibile che abbia preso un voto così alto) e quindi ho A come voto finale! Dajeeee

Dunque, con gli aggiornamenti ero rimasta a martedì. Alla fine ho trovato qualcosa da fare, ed è stata un'altra giornata piena e divertente. Sono andata al Southpoint Mall con Katie Rose verso le due, e alle quattro siamo andate a prendere Linnea e siam andate in piscina. C'erano pure i trampolini alti tre metri, ci siamo proprio divertite! Dopo siamo andate a cena a casa di Katie Rose, e abbiamo deciso di andare al cinema. Linnea voleva vedere The Fault in Our Stars, invece Katie Rose voleva vedere Maleficent. A me non importava perché volevo vedere entrambi i film, quindi alla fine abbiamo deciso di vedere Maleficent, e ho detto a Linnea che nelle prossime settimane andremo a vedere The Fault in Our Stars. Oddio quanto ho amato quel film! Hanno creato una storia completamente diversa da quella originale della Bella Addormentata, ma questa nuova versione è molto più bella! Vi consiglio davvero di andare a vederlo. A mio parere Frozen e Maleficent sono i migliori film della Disney degli ultimi anni.



Mi hanno pure portato dei regali, in parte per il mio compleanno in ritardo e in parte per la mia partenza:



Mercoledì non ho fatto niente di speciale. Sono andata in Franklin Street con Masaya e Lily per pranzo, c'era un caldo fotonico. Poi però sono tornata a casa appena in tempo perché è venuto fuori un temporale pazzesco, e quindi mi sono guardata Scusa Ma Ti Chiamo Amore. Ogni tanto mi prende la fissa per quei filmetti d'amore di Federico Moccia. Don't judge me.
Per cena io e l'host dad abbiamo ordinato cinese, e ho mangiato così tanto che stavo per scoppiare, come mio solito.

Giovedì, dopo essermi svegliata alle otto senza un motivo particolare se non che al mio organismo non piace dormire per più di sette-otto ore, ho passato la mattinata ad aiutare la host mom a preparare la festa di graduation di Helen, che sarebbe stata alle sei. Nel primo pomeriggio avevamo già preparato tutto, perciò alle due mi sono guardata la cerimonia d'apertura della World Cup! Non ho trovato un canale americano che la trasmettesse, così l'ho guardata in spagnolo su un canale sudamericano ahaha. Poi h guardato anche Brasile-Croazia.

Alle sei la festa è iniziata. Alla fine è stata piacevole, ho conosciuto un siciliano che si è trasferito qui e sta per sposare un'amica dell'host mom, e devo ammettere che mi sono sentita strana a parlare italiano. Non mi sembrava una cosa normale. In più volevo dire "io vivo a Verona" ma stavo pensando a "I live in Verona" e quindi mi è uscito "io LIVO a Verona" ahahaha. Sarà interessante vedere come parlerò le prime settimane in Italia.
La festa è finita verso le dieci, e sono andata subito in camera mia perché ero stanchissima.

Venerdì ho chiamato mia zia e mio cugino Mattia su skype, e poi sono andata in un negozio in Southern Village per trovare una scatola grande abbastanza per le cose che devo mandare nel secondo pacco. Ah a proposito, finalmente il primo pacco è arrivato a destinazione! Comunque, tornando al secondo pacco, la scatola in quel negozio costava tipo 6 dollari, così sono andata da Walmart e ne ho trovata una perfetta a 1 dollaro #WalmartRules
Tornata a casa ho subito preparato il pacco, e non riuscivo neanche a sollevarlo ahaha. Ho davvero troppa roba, nonostante ne abbia eliminata tanta e non abbia fatto shopping praticamente mai.
Venerdì sera sono andata a cena in downtown Carrboro con tutta la host family riunita, compreso l'altro fratello che è arrivato giovedì per la graduation di Helen, e ho invitato Ryley a venire con noi. Dopo cena io e Ryley abbiamo fatto un giro in Franklin Street e siamo andate da "Insomnia Cookies," dove ho preso un gigantesco cookie al gusto s'more, buonissimo.

Sabato mattina sono andata in posta a spedire il pacco. Era enorme e pesantissimo, e la tipa alla posta ha detto che forse era troppo grande per essere spedito con USPS. Il cuore mi batteva a mille, ero super in ansia perché volevo solo spedire le ultime cose e farla finita con pacchi e cavolate varie. Alla fine però sono riuscita a spedirlo, anche se è costato un po'. Spero davvero che arrivi a Verona sano e salvo, ho una paura tremenda!
Verso mezzogiorno è arrivata la sorella della host mom con sua figlia di due anni da Wilmington, per la graduation di Helen. Non mi piace quando arrivano i parenti e c'è tanta gente in giro, soprattutto perché ieri ero piuttosto stanca e non vedevo l'ora che tutta questa storia della graduation finisse. Cioè capisco che sia un big deal, ma vorrei anche rilassarmi ahaha.
La graduation è durata dalle cinque alle sette, quindi non è stato terribile. Ero contenta per la mia host sister, ma avrei tanto voluto avere la possibilità di essere senior e partecipare alla graduation. Va beh, pazienza. Durante la cerimonia ogni tanto controllavo il cellulare perché c'era la partita Italia-Inghilterra. Timothy tifava Inghilterra perché suo papà è inglese, ma guess what? Balotelli fa il culo agli inglesi anche dopo due anni!
Alle otto sono andata a cena con i parenti in Southern Village, e dalle undici alle quattro di mattina io ed Helen siamo andate a Project Grad, cioè un'enorme festa organizzata dalla città per impedire che gli studenti bevano e fumino per festeggiare la graduation. Linnea sarebbe dovuta venire con me, ma i suoi hanno deciso di partire per la Florida un giorno prima perciò non è potuta venire. La festa era molto carina, peccato però che non ci fossero le mie amiche.

Stamattina ho dormito fino a mezzogiorno, anche se la nipote della host mom si è messa a piangere e a gridare come un'indemoniata alle otto di mattina -.- odio i bambini quando fanno così, mi fanno passare la voglia di averne in futuro.
Nel pomeriggio sono andata in piscina con Katie Rose e poi sono rimasta a cena a casa sua. Abbiamo anche fatto un giro per il suo quartiere in tandem, mamma mia pensavo di morire! Da quando ho iniziato a guidare il mio motorino ho troppa paura di andare in bici.
E poi, inevitabilmente è arrivato il momento tanto odiato, quello dei saluti. Katie Rose mi ha dato un passaggio a casa, siamo scese dalla macchina e ci siamo abbracciate. Katie Rose è scoppiata a piangere, ha fatto piangere anche me. Le ho dato una lettera che ho scritto qualche giorno fa, ma le ho chiesto di aspettare a leggerla finché sarò partita. Che dire, it hasn't hit me yet, non ho ancora realizzato, probabilmente perché il mio cervello non elabora il fatto che passerà davvero tanto tempo prima che possiamo rivederci. A dir la verità, non so nemmeno se riusciremo a rivederci. Ma mi piace pensare di sì.
Mi mancherà Katie Rose. Se il secondo giorno di scuola non mi avesse invitata a pranzare con lei e i suoi amici, probabilmente la mia esperienza sarebbe stata completamente diversa, avrei fatto amicizia con persone diverse. Vorrei tanto potermi portare le mie amiche americane in Italia.

La Greta è tornata, e mi ha detto che tornare è bellissimo. Boh, mi ha messo stra voglia di tornare.
Domani vado a Wrightsville Beach con la host mom e Vale, l'exchange cilena, e ci staremo fino a giovedì, quindi sarà una piacevole settimana!
Un bacione,

Lavinia


martedì 10 giugno 2014

Goodbye, Carrboro High

Sabato è stata una giornata davvero bella, una di quelle per le quali potrei desiderare di rimanere qui.
Linnea, che ha la piscina nel suo giardino, ha organizzato un pomeriggio a casa sua e ha invitato me, Katie Rose, Kenza, Maysa, Sarah e Keegan. Sono andata là verso le due, e mi sono divertita davvero tanto. Sole, piscina, musica, cibo e amici, top! Verso le sei e mezza siamo andati in casa e siamo stati un po' lì a chiacchierare, poi io e Linnea abbiamo proposto di uscire a fare qualcosa, perciò siamo andati a prendere un froyo. Verso le nove e mezza a me è venuta l'idea di mostrare il film "White Chicks" a Katie Rose, dato che non l'aveva mai visto e ci tenevo che lo vedesse. Siamo dunque tornate a casa di Linnea e abbiamo guardato il film, e a mezzanotte Katie Rose mi ha accompagnata a casa. E' stata proprio una bellissima giornata!
Domenica pomeriggio io e Timothy siamo andati da Maple View, una famosa gelateria vicino a Hillsborough, perché un sacco di gente mi aveva detto che dovevo assolutamente provare il loro gelato. Molto buono devo dire, ed era gigantesco ahaha, sto mangiando quintali di gelato e froyo! Ma d'altronde quando si esce con gli amici l'unica possibilità è quella di prendere un gelato, dal momento che non si può fare aperitivo.
Dopo il gelato io e Timothy siamo tornati a Chapel Hill e siamo andati a prendere Linnea. Siamo andati a un lago vicino a scuola, ma ha iniziato a piovere per cui siamo andati a casa mia e abbiamo passato un'oretta a chiacchierare e ad ascoltare musica. A cena invece sono andata con gli host parents e l'host brother in un ristorante asiatico in Southern Village, ma il mio piatto faceva abbastanza schifo ahaha. No non è che facesse schifo, è che era riso e pollo senza condimenti, con qualche salsa a parte, in pratica non aveva sapore.
Lunedì è stato il mio ultimo giorno di scuola vero e proprio. Alla mattina ho avuto il final di theatre, è stato tristissimo salutare i miei compagni e ms. Steg.

Linnea e Sophia

Simon, Thomas e Sean

But first, lemme take a selfie!

A pranzo sono andata a parlare con la mia counselor riguardo al transcript, cioè il certificato che attesta che ho frequentato la scuola e completato i corsi, e mi ha detto che mi arriverà a casa la settimana prossima, quindi ora a livello burocratico è tutto sistemato (almeno spero!).
Dopo pranzo avevo la presentazione del final project di tedesco, ma la profe è dovuta andare via dopo un quarto d'ora perciò abbiamo solo consegnato il nostro progetto senza presentarlo. Vaaa bene! Il problema è che la profe di tedesco doveva ancora darmi il programma di quello che abbiamo "studiato" durante l'anno, e quindi ho dovuto scriverlo da sola lunedì pomeriggio e tornare a scuola martedì mattina per farglielo firmare. Ero imbestialita, meno male che non la vedrò più in tutta la mia vita.

Mi mancherà la Carrboro High. Mi mancherà English class al tavolo con Katie Rose, Anna, Sarah e Kara. Mi mancherà cercare di capire precal con Sophia. Ma soprattutto mi mancherà theatre class, quanto amo quella classe.
E quindi, anche la mia esperienza in una high school americana è giunta a conclusione. Mi sembra ieri che camminavo per i corridoi quel lontano 26 agosto, con l'aria condizionata a manetta, ed entravo nell'aula di inglese terrorizzata perché non sapevo cosa dovevo fare e non capivo niente. Mi ricordo il secondo giorno, quando uscendo da precal Katie Rose mi ha chiesto di sedermi al tavolo con lei e i suoi amici per pranzo. Cosa sarebbe successo se non me lo avesse chiesto? Forse le mie amicizie sarebbero state completamente diverse. Chi lo sa?

Oggi non ho niente in programma, ma spero di trovare qualcosa da fare. Voglio andare a vedere Maleficent e The Fault in Our Stars, ma non so quale voglio vedere di più! Però ho deciso che comprerò il libro di The Fault in Our Stars per il (lunghissimo) viaggio di ritorno.
Ah sì, ho trovato il numero per rintracciare il mio pacco, quello che ho spedito quasi tre settimane fa, e ho visto che è arrivato in Italia una settimana fa. Meno male, almeno so che non è caduto nell'oceano ahaha. Adesso non vedo l'ora di mandare il secondo, sperando che la host mom mi trovi una scatola al più presto. Però la capisco, siamo nel bel mezzo dell'organizzazione della festa di graduation, che sarà tra soli due giorni, e probabilmente ci saranno 80 persone in casa. Non ne ho molta voglia sinceramente, uno perché non conoscerò nessuno, due perché mi perderò l'apertura dei Mondiali. Sono così contenta che inizino i Mondiali! Anche se qua non gliene frega niente a nessuno :'(
Beh ora vi lascio amici!
Bacioni,

Lavinia

ps: Non riesco a crederci che la mia amica Greta torna in Italia tra soli due giorni! Dov'è finito il tempo?